Assicurazione obbligatoria monopattini e bici elettriche
Recepita direttiva UE su RC auto per veicoli elettrici leggeri. Chi, da quando e in quali casi è soggetto al nuovo obbligo
Che circolare in monopattino o in sella a una bici elettrica sarebbe diventata una cosa più ''seria'', si sapeva ormai da qualche settimana. Il disegno di legge contenente una lunga serie di modifiche al Codice della Strada, già approvato dal Consiglio dei Ministri a fine giugno, includeva anche una stretta sui veicoli a due ruote a batteria per uso cittadino. La notizia è che si passa, a poco a poco, dai disegni di legge ai fatti. In data 3 agosto il CdM ha infatti dato il via libera, benché ancora in forma preliminare, allo specifico decreto legislativo che recepisce una direttiva europea del 2021 in materia di RC auto, una norma che interviene perciò sia sul CdS, sia sul Codice delle assicurazioni private. Tra i punti, anche l'RC obbligatoria per e-bike e monopattini.
Il decreto prevede in sostanza l'ampliamento della categoria dei mezzi soggetti a obbligo di Responsabilità Civile: tra questi, i veicoli elettrici leggeri come, appunto, monopattini elettrici e biciclette elettriche, sempre più diffusi e sempre più coinvolti in incidenti stradali. Nota bene: si intende monopattini ed e-bike a uso privato e di proprietà, mentre i mezzi delle società di sharing sono già soggette a obbligo di assicurazione RC che copre i danni provocati dal conducente a persone e cose, e il cui costo è compreso nella tariffa del noleggio.
L’obbligo di copertura assicurativa si applica a prescindere dal terreno su cui i mezzi vengono utilizzati, dal fatto che siano fermi o in movimento, inoltre anche dalla loro eventuale circolazione in zone il cui l’accesso è soggetto a restrizioni
E arriviamo al punto chiave. Non si conosce ancora una data esatta dell'entrata in vigore dell'obbligo di assicurazione RC per bici e monopattini (per i quali, ricordiamolo, è prevista anche l'introduzione del casco obbligatorio, anche per i maggiorenni). Approvato il testo, l'iter dovrà essere completato dal decreto attuativo. Lo scorso marzo, per la piena operatività del pacchetto di riforme al Codice della Strada, il ministero aveva individuato una prudente scadenza nel mese di giugno 2024. Ma non è escluso che le modifiche entrino nel Cds entro fine 2023.
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